Il piede è un capolavoro, preserviamolo

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Il piede è un capolavoro unico d’architettura, o meglio di biomeccanica, con le sue 26 ossa, 33 articolazioni, 114 legamenti, 20 muscoli e 250.000 ghiandole sudorifere presiede alla stabilizzazione della stazione eretta, alla propulsione ed al movimento, all’adattamento della marcia sul terreno e alla coordinazione della postura.
(Dal manuale sul piede del Dr. Foot)

Detto ciò è importante prendersene cura quindi e non solo per un fattore estetico.
I piedi sono le nostre radici, ci connettono alla terra, averne cura è il primo passo per essere in equilibrio con tutta la persona.

Indossiamo calzature di materiali naturali e traspiranti, non troppo strette, con punte arrotondate e tacchi non troppo alti.

Cerchiamo di avere consapevolezza del modo in cui appoggiamo il piede sul terreno, quando camminiamo. L’appoggio scorretto porta malessere non solo ai piedi , ma anche alla schiena e ad altre innumerevoli parti del corpo.

Concediamoci regolarmente un buon pedicure curativo

Ricorriamo al pediluvio con acqua tiepida, sale e oli essenziali

Passeggiamo quotidianamente per migliorare la circolazione

Cerchiamo di stare a piedi nudi più tempo possibile. Liberiamo il piede dalle calzature appena possiamo, camminare a piedi nudi oltre ad avere vari effetti benefici, scarica più facilmente le tensioni accumulate durante la giornata. L’ideale sarebbe camminare scalzi anche all’aperto, nell’erba, sulla spiaggia…

Ecologia interiore

yohanes-dicky-yuniar-cRElJmfjzMg-unsplash…”per eliminare l’inquinamento esterno dobbiamo prima eliminare quello interiore…l’ecologia del pianeta include la natura, il nostro comportamento ed il nostro modo di pensare: è per questa ragione che avremo grandi delusioni e grandi frustrazioni se pensiamo di modificare in meglio l’armonia del pianeta lavorando solamente al di fuori di noi stessi.

Se vogliamo veramente aiutare il mondo e contribuire alla sua armonia…dobbiamo prima fermare “l’effetto serra” interiore che ci frena nel rapporto con noi stessi e con gli altri, dobbiamo prima accettarci per quello che siamo, cosicché potremmo dare più spazio agli altri per essere come sono.

Essere ecologici vuol dire essere liberi di sbarazzarsi di risentimenti passati, capaci di dimenticare i soprusi subiti..e di smettere di tenere la contabilità delle proprie ragioni…accettando il ruolo di tutti, anche il nostro, totalmente, riconoscendo che anche il deserto è perfetto, perché se avesse gli alberi si chiamerebbe foresta: se noi stiamo in armonia con noi stessi il pianeta è armonioso. Come io penso, così sono e così è.

da L’uso cosciente delle energie – Rinaldo Lampis
Photo di Yohanes-Dicky-Yuniar

Cielo posteriore

La tavola del cielo posteriore ha molta influenza sui liquidi organici. Aiutare i liquidi a fluire bene significa aiutare sia le funzioni cerebrali che funzionali. Utile per ritenzione idrica, edemi, termoregolazione, drenaggio tossine, peristalsi, digestione lenta, ansia.

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